Semplificare la burocrazia in modo che sia incentivante per le aziende: è su questo tema che ho presentato un’interrogazione parlamentare al Presidente della Regione siciliana e all’assessore per la Famiglia, le Politiche sociali e il Lavoro.
La burocrazia dell’apparato regionale siciliano rischia di lasciare fermi oltre 80 milioni di euro destinati alle imprese e che invece potrebbero essere utilizzati sia dalle predette, sia da altri enti per attivare tirocini formativi e creare opportunità occupazionali, usufruendo di importanti incentivi e sgravi fiscali.
Inoltre, nella scorsa primavera, la Regione siciliana ha pubblicato l’Avviso 21, attraverso cui le aziende che assumono soggetti disoccupati da tanto tempo e soggetti in condizione di disabilità possono usufruire di un “bonus assunzionale” nel limite massimo di 14.000 euro in due anni per ogni soggetto, ma per la prima finestra aperta nel mese di giugno scorso sono state pochissime le adesioni a causa della farraginosa procedura burocratica e della complessa gestione del contributo.
Ho chiesto, dunque, quali iniziative il governo regionale intenda intraprendere per rendere la burocrazia più snella e fruibile con maggiore celerità.